"... Forse è destino che gli uomini di coraggio muoiano, uccisi dai vili. Ricordate i vili e ricordate i coraggiosi. E quando siete felici e godete della libertà che i coraggiosi vi hanno regalato, abbiate un pensiero per coloro che sono passati come passa una carezza nel vento"

giovedì


"Camerata è più che Amico. Camerata è più che Fratello. Camerata vuole dire essere dello stesso Sangue, della stessa Mente, della stessa Anima, della stessa Fede! Per questo non c’è posto tra Camerati per riserve mentali, per sospetti, per maliziose interpretazioni, per invidie, per prevenzione, per supponenza. Tra Camerati deve esserci la Fiducia, il pregiudizio positivo, la Stima, l’Affetto, il Sostegno che fanno del rapporto un rapporto esclusivo e simile a nessun altro. Tra Camerati deve essere esclusa la prevaricazione, la censura, il volere superare, la sete di dominio perché tra Camerati ci si deve sentire “pari tra i pari” al di là delle Gerarchie ed al di là anche del valore di ciascuno nel contesto di una “impersonalità attiva” che fa sentire ciascuno una parte di un tutto! Tra Camerati non debbono servire barriere protettive perché non ci deve essere nessun pericolo di aggressione né verbale, né psicologica. Tra Camerati si può dissentire, ma senza acrimonia, si può non concordare, ma senza partito preso, si può discutere, ma senza animosità perché tra Camerati deve essere più forte il desiderio di trovare una sintesi costruttiva, un accordo che non quello di volere avere ragione ad ogni costo e perché tra Camerati deve esistere quell’affinità delle anime che nasce dalla condivisione profonda della Visione del mondo e della vita. Se tutto questo non c’è, allora significa che non c’è Cameratismo, ma solamente un’occasionale convergenza di posizioni scaturite da un occasionale e superficiale  incontro che non ha Radici Profonde. Se tutto questo non c’è significa che si è dei conoscenti, si può essere perfino Amici, ma non si è Camerati. "

MARIO TUTI nel cinquantesimo anniversario della morte 

dei fratelli Mattei

Ci sono dei versi dal “mercoledì delle ceneri” di Eliot che mi pare possano essere presi a epigrafe di questa giornata dedicata al devoto e dolente ricordo del sacrificio di  Virgilio e Stefano alla vicinanza dei loro familiari e ai camerati di allora, poi che non spero più di ritornare queste parole possano rispondere di ciò che fu fatto e ormai non si fa più e verso di noi il giudizio non sia troppo severo e prego di poter dimenticare quelle cose che troppo discuto con me stesso e troppo spiego ecco gli anni che passano in mezzo fra cancelli inferiate e lungo esilio passano gli anni passati e nuovi non ravvivano dove ritroveremo la parola e la coscienza, dove risuonerà la parola e l’azione non qui che qui il silenzio assorda. O mio popolo cosa ti hanno fatto il tempo giusto e il luogo giusto ecco sono qui e a te mio popolo giunga il mio grido, un grido all’ora e una testimonianza a distanza di mezzo secolo di quegli anni ancora segnati nella mia memoria dall’orrenda immagine di Virginio Mattei avvolto nel fuoco mi ricordo lo sgomento nella sezione dl M.S.I. di Empoli i commenti con i giovani camerati la lettura affannosa dei giornali e poi la rabbia per le indegne provocazioni sulla stampa il volantino di rivendicazione che diceva morte ai fascisti, poi vennero l’assoluzione e le facili fughe dei colpevoli le complicità e le convivenze degli intellettuali, giornalisti, politici che minimizzarono, mentirono, strumentalizzarono, derisero. Mi ricordo ancora l’infame vignetta di Iacopo Fo e ancora altri morti legai a quella storia come Mantakas e i camerati uccisi a Padova e ci fecero comprendere quanto il nostro amore per questa terra e questo popolo fosse diventato amaro, questo paese squallido comodo banale non sapeva che farcene del nostro amore in noi cera troppo orgoglio troppe passioni troppa forza e ci rifiutò perché per noi per l’ Italia pretendevamo di più pretendevamo il meglio e cosa ancora più imperdonabile avevamo ragione! Ma oggi non è il momento delle accuse e delle recriminazioni e il momento del compianto e del dolente ricordo di Stefano e Virginio e del loro martirio ed è per questo che siamo qui oggi ma per gli altri giorni dell’ anno il loro sacrificio e la sostale impunità dei loro assassini e dei loro tanti favoreggiatore è un atto d’accusa che elevo soprattutto a me stesso si e allora oggi batto il tamburo per i nostri morti e a loro mi appello, la luce che portavano l’abbiamo fatta spengere e ci resta solo oscurità cenere paura, a loro mi appello perché anche il mio cuore torni a radere come un tempo, mi appello ai nostri camerati caduti coloro che scelsero e si opposero e non vollero arrendersi come io allora scelsi e mi opposi, mentre ora con l’avanzare degli anni e il declinare delle forze anche la volontà e il cuore stanno venendo meno e non sono contento, non sono contento per i loro carnefici senza punizione per la magistratura inerme per quei politicanti che su di loro specularono e ancora speculano per i giornalisti che ancora infangano la loro memoria non sono contento di me del mio essere incapace di dare loro giustizia non sono contento di un ambiente perso tra vanità  e giustificazioni perso nelle parole, per il resto dell’anno se il sacrificio dei fratelli Mattei non ci ha dato la forza e il coraggio di continuare la loro lotta e di vendicarli ci dia almeno la vergogna la penitenza per la nostra paura sperando allora che i nostri camerati caduti abbiano pietà di noi e che il nostro spirito fragile sappia finalmente ribellarsi il cuore perduto si rinsaldi e ritrovi la sovranita potenza della lotta, gli anni passano e non vi è luogo di grazia per coloro che solo parlano e non agiscano


ALVAREZ ALESSANDRO-BIGONZETTI FRANCO-CECCHETTI STEFANO-CECCHIN FRANCESCO-CIAVATTA FRANCESCO-CRESCENZI ROBERTO-DE AGAZIO FRANCO-DE ANGELIS NANNI-DI NELLA PAOLO-FALVELLA CARLO-FERRI VITTORIO-GIAQUINTO ALBERTO-GIRALUCCI GRAZIANO-GRILZ ALMERICO-MACCIACCHINI EVA-MANCIA ANGELO-MATTEI STEFANO-MATTEI-VIRGILIO-MAZZOLA GIUSEPPE-MENEGHINI ENRICO-MANTAKAS-MIKIS-PEDENOVI ENRICO-PISTOLESI-ANGELO-RAMELLI-SERGIO-RECCHIONI STEFANO-SANTOSTEFANO GIUSEPPE-LUPARA SERGIO-TANZI BRUNILDE-TRAVERSA-MARTINO-VENTURINI UGO-ZICCHIERI MARIO-ZILLI EMANUELE
ALIBRANDI ALESSANDRO-ANSELMI FRANCO-BOCCACCIO IVAN-CAMPANELLA ANGELO-CANDURA PROSPERO-CROVACE RODOLFO-DI SCALA ELIO-ESPOSTI GIANCARLO-FERRARI SILVIO-FERRERO ENRICO-IACONIS CARMINE-LOCATELLI FRANCESCO-MACCIO’ DIEGO-MANGIAMELI FRANCESCO-MINETTI RICCARDO-MORSELLO MASSIMO- NARDI GIANNI-PAGLIAI PIERLUIGI-PALLADINO CARMINE-PONTECORVO ADRIANA- SCIOTTO PIERLUIGI-VALE GIORGIO-VIVIRITO SALVATORE- LO PRESTI GIUSEPPE - MASSIMO MORSELLO



Anche se per molti questi nomi non dicono nulla, essi incarnano i valori della militanza politica della destra. Questi nomi ci ricordano l'esigenza di continuare a lottare e fare politica non per fama o per denaro ma per fede e per amore. Per fede nell'ideale e per amore della patria. Per tanti ragazzi che oggi militano nelle varie organizzazioni di destra, questi nomi, stanno a significare l'esigenza di continuare a mantenere accesa la fiamma del ricordo e del rispetto che tutti noi dobbiamo al sacrificio che hanno pagato.
Noi intendiamo con queste pagine ricordare a tutti, i nostri morti, ricordando che molti di loro ancora non hanno avuto giustizia.
Non dimenticheremo mai gli slogan che echeggiavano in quegli anni, quando si urlava "Uccidere un fascista non è reato" o "il sangue fascista fa bene alla vista".
L'intento di questa pagina non vuole essere quello di rendere loro giustizia, lo scopo di questo nostra iniziativa è semplicemente quella contribuire anche noi a far si che la fiamma del ricordo e del tributo continui ad ardere. A risvegliare le coscienze,  per rendere veramente giustizia a quei ragazzi, e anche un pò di solidarietà ai genitori, ci penserà la storia. Noi possiamo solo aspettare e rendere con tenacia omaggio ai nostri Caduti!

...portiamo avanti non solo la magia di ricordare chi è caduto percorrendo la nostra strada prima di noi ma soprattutto trasmettiamo al mondo il senso di un sacrificio che, fino a che qualcuno proseguirà quella strada, non è stato vano.



ONORE AI CADUTI DI 
 ACCA LARENTIA !
ED A TUTTI GLI ALTRI MARTIRI .....

NOI NON DIMENTICHIAMO
Gli assassini impuniti....anche quelli di stato !
I responsabili politici di ieri...e pure quelli di oggi !
I traditori di quei giorni......e quelli di oggi !
Acca Larentia : cosa commemorano gli esponenti del potere ?
Il 7 gennaio 1978 , nella sede del MSI , venivano assassinati dalle brigate rosse Bigonzetti e Ciavatta mentre il camerata Recchioni veniva freddato da un ufficiale dei carabinieri con un colpo di pistola mirato , nel corso degli incidenti successivi . Camerata Recchioni , si proprio , come gli altri due .
Perché Fascisti erano e tali si sentivano . E perché , in quanto Fascisti , sono stati assassinati . E da Fascisti e come Fascisti dovrebbero essere commemorati .
Certamente qualcuno lo farà , lì dove sono caduti .






PER NON DIMENTICARLI MAI!

ABATE ORESTE 

ADOBATI PIETRO 
ALFANO BEPPE 
ALIBRANDI ALESSANDRO 
ALIOTTI ANTONINO 
ALVAREZ ALESSANDRO 
ANSELMI FRANCESCO 
ANTONELLI GIULIO 
ASSIRELLI ORLANDO 
AZZI NICO 
BASSA ERMINIO 
BIANCHI SCIACCALUNGA LILIANA
BIANCHI SCIACCALUNGA ROSA
BIGONZETTI FRANCO 
BILLI ACHILLE 
BOCCACCIO IVAN 
CALIGIANI ORIO 
CALZOLARI ARMANDO 
CAMPANELLA ANGELO 
CANDURA PROSPERO
CECCHETTI STEFANO 
CECCHIN FRANCESCO 
CIAVATTA FRANCESCO 
CRESCENZI RODOLFO
CRESCENZO ROBERTO 
CROVACE "MAMMAROSA" RODOLFO 
DE AGAZIO FRANCO 
DE ANGELIS NANNI 
DE NORA PAOLO 
DI NELLA PAOLO
DI VITTORIO MARCO 
DISCALA ELIO 
DOMINICI BENVENUTO 
ESPOSTI GIANCARLO 
FALDUTO ANDREA
FALVELLA CARLO 
FERRARI SILVIO 
FERRAZZI ANDREA
FERRERO ENRICO 
FERRI VITTORIO 
GATTI FERRUCCIO 
GHISALBERTI FELICE 
GIAQUINTO ALBERTO 
GIRALUCCI GRAZIANO 
GIUDICI BRUNO
GRILZ ALMERIGO 
JACONIS CARMINE 
LABBATE BRUNO 
LOCATELI "MICHELIN" FRANCO
LO PRESTI GIUSEPPE 
LUPARA SERGIO 
MACCIACCHINI EVA 
MACCIO' DIEGO 
MAGENES GIORGIO 
MAINO ANTONIO
MANCIA ANGELO 
MANFREDI RICCARDO 
MANGIAMELI FRANCESCO 
MANTAKAS MIKIS 
MANZI LEONARDO 
MASAZZA GIUSEPPE
MASSAIA LEONARDO 
MATTEI STEFANO 
MATTEI VIRGILIO 
MAZZOLA GIUSEPPE 
MEGGIORIN CLAUDIO 
MENEGHINI ENRICO 
MINETTI RICCARDO 
MONTANO SAVERIO 
MORTARI I GINO 
NARDI GIANNI 
NIGRO FRANCESCO 
PAGLIA FRANCESCO 
PAGLIAI PIERLUIGI 
PALLADINO CARMELO 
PEDENOVI ENRICO 
PETRUCCELLI MICHELE 
PISTOLESI ANGELO 
PONTECORVO ADRIANA
PRINCIPI PIETRO
RAMELLI SERGIO 
RECCHIONI STEFAN0 
SABBADIN LINO
SANTOSTEFANO GIUSEPPE 
SCARCELLA PINO
SCARPETTI ALDO 
SCIOTTO PIERLUIGI
SPEDICATO WALTER 
TANZI BRUNILDE 
TRAVERSA MARTINO
TRENTIN STEFANO 
VALE GIORGIO 
VENTURINI UGO 
VIVIRITO SALVATORE 
ZAVADIL ANTONIO 
ZAZZI EURO 
ZICCHIERI MARIO 
ZILLI EMANUELE 
ZUCCHIERI MARZIO

ROMA 8 APRILE 1949 I FUNERALI DI ACHILLE BILLI